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Ho un figlio disabile, nato nel 1991. Prematuro, ritardo neuromotorio, ipoacusia e problemi di vista. Ho sempre lottato per far sì che vengano rispettati i suoi diritti. Quando la disabilità non sarà più temuta e vista come un deterrente, la società avrà fatto un passo avanti verso la civiltà.
E' per questo che sono diventata giornalista. La disabilità non è un "minus habens", bensì una porta verso un altro aspetto della vita. Come Alice nel paese delle meraviglie, io ho aperto una porticina in un misterioso albero, l'albero della vita, ed ho capito il senso della vita stessa. Una diversa prospettiva mi ha aiutato a comprendere che nulla avviene per caso e che la vita può essere molto più semplice e meravigliosa se sappiamo cogliere la sua meraviglia.
La mia forza è stato mio figlio. A volte però la forza che noi, in questa situazione, abbiamo, vacilla ed io so quanto è difficile il nostro cammino. So che un appoggio, una parola di conforto, un sorriso da parte di chi può capire è la medicina migliore. Sono qui per condividere il mio percorso, sperando che possa, anche in minima parte, servire come esperienza.
Quello che mi è mancato, soprattutto agli inizi del mio confronto con il mondo della disabilità, è stata un'adeguata informazione. Un riferimento. Attraverso il mio costante impegno come giornalista mi tengo sempre informata ed aggiornata ed attraverso una rete di amicizie e di conoscenze riesco ad avere più nozioni possibili.
Mio figlio, giudicato "non in grado di lavorare" dai servizi sociali, è web designer. Ecco il suo sito: www.emanueleruta.it
DISABILITA' E SPORT
Emanuele ha iniziato lo sport agonistico con il GSH Sempione 82. Dopo due gare di nuoto con relative medaglie d'oro e d'argento, ecco i suoi successi nell'atletica leggera.
Rassegna stampa: "La Stampa" di Grosseto 15 maggio 2013
NON SOLO SPORT!
2013-
VOLERE E' POTERE: una serie di video simpatici che mostrano come Manu si impegni in ogni attività.