Menu principale:
In presenza di segni di vitalita', il feto venuto alla luce va sempre rianimato, anche col no dei genitori. Lo dice il Cnb. Il comitato nazionale di bioetica ha approvato il 29.02.2008 il parere sui neonati grandi prematuri. Lo ha reso noto il vicepresidente D'Avack precisando che la rianimazione e' obbligatoria indipendentemente anche dall'eta' gestazionale. Dal Cnb, dunque, giunge un 'no' alla fissazione di limiti temporali a partire dai quali rifiutare, a priori, la rianimazione. Personalmente mi trovo d'accordo.
E' vita, e come tale va difesa qualunque cosa accada. Non puoi mai sapere a priori ciò che accadrà con il passare del tempo. Non puoi sapere se la medicina potrà salvare un bambino, perché dipende da troppi, diversi fattori. Ogni essere umano ha un diverso istinto di sopravvivenza e diversa reattività. Ma non per questo non si deve cercare di salvare la sua vita.
Ho visto salvare bambini minuscoli, e questo significa però che ho visto anche bambini costretti per tutta la vita a stare attaccati a delle macchine e di conseguenza famiglie distrutte dalla sofferenza; ho visto vite cambiare repentinamente, drammaticamente, ma anche meravigliosamente. Non si può negare il diritto alla vita di ogni esserino; qualunque cosa possa accadere in futuro. Bisognerebbe imparare ad essere fatalisti, ad accettare ciò che la vita ci dona.
La vita non è comprare ciò che più ci aggrada in una sorta di supermercato di accattivanti e facili opportunità.
E' la gioia nell'imprevisto, è l'arcobaleno attraverso la pioggia, è il suono del buio, è la carezza nella solitudine. La vita è imparare a vedere con i nostri sensi, con il nostro cuore. E la falsa credenza che ci porta erroneamente a pensare che vita significhi poter scegliere ci rende infelici. La vita è gioia, ma se rinneghi il dolore diventa ingestibile. Tutto questo non è retorica, è comprendere il valore della vita. Penso anche a quanto la semplicità di un qualunque gesto ripetitivo nell'arco della giornata possa essere fonte di serenità, di gioia e di ringraziamento. Il piacere delle piccole cose. Meravigliosa banalità.
Giovanna Spantigati