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L’amore. Ah, l’amore. I sospiri, lo stomaco che si chiude, il respiro che manca. La gioia di vivere, l’attesa di un momento, occhi nei quali confondersi, la paura di risvegliarsi da un sogno. E’ un’ancora di salvataggio lanciata da una nave possente in mezzo all’oceano a un naufrago rassegnato e costretto a vivere su una zattera abbandonata alle onde monotone della solitudine. Si, frasi banali. Perché ognuno di noi l’ha provato, perché fa parte della vita, perché è scontato. Perché poi passa. Perché è il motore della vita, inevitabile, in fondo indescrivibile perché interiore, seppure raccontato da poeti da sempre. Quella fiamma che si accende a nostra insaputa, incontrollabile, che alimenta la vita, per puro istinto di sopravvivenza, meraviglia e dolore allo stesso tempo, che se non sfocia nella realizzazione di se stessa diventa una lenta agonia. Una madre di un figlio disabile lo sa bene. Conosce altrettanto bene quel dannato, inutile senso di colpa che la porta a non potere gioire per se stessa. Mai più.
Perché la madre di un ragazzo disabile si taglierebbe le gambe per permettergli di correre, si accecherebbe per permettergli di vedere, si strapperebbe le orecchie per permettergli di sentire. Ma più forte ancora di tutto, si strapperebbe il cuore per regalarglielo. Perché una madre con un figlio così il cuore ce l’ha già lacerato. Una persona che si innamora e che non viene ricambiata, e che sa che per lei/lui sarà difficile essere non solo accettato, ma anche amato, vive un dolore che non trova sfogo. E l’impotenza di una mamma è un calvario. La ragione serve a poco. L’unica cosa che si può fare in questo caso è obbligarsi a spostare l’attenzione su altro. Inventarsi sempre qualcosa da fare, di cui parlare, con cui tenergli impegnata la mente per non fargli sentire la privazione di ciò che dovrebbe esistere naturalmente e la frustrazione. E perché no, tutto questo non può che ridimensionare. Riportare la leggerezza, il sorriso, la positività e dare spazio alla possibilità all’amore di arrivare. Chiedi e ti sarà dato. Ma solo se ci credi. Così dice il Vangelo, così la legge di attrazione. Così la Vita. E così il miracolo.