Magro Natale - Giovanna Spantigati - Personal Web Site

Magro Natale, per gli italiani. Semplicemente perché Natale significa solo più regali, addobbi, feste dispendiose e grandi pranzi e cene. Vacanze in montagna a sciare o al mare in paesi caldi. Io non penso a questo Natale. Io penso al Natale di chi soffre, che si sente solo, che ha perso la speranza, che ha paura di vivere. Ma con tristezza penso anche a chi ha perso ideali, a chi crede che il consumismo porti al successo interiore, a chi si illude che la vita sia una festa. Il Natale rappresenta, almeno per me, l'amore disinteressato. Ciò che dovremmo regalare ogni giorno, ma che presi dal nostro umano egoismo, non riusciamo a dare. Si dice che, almeno a Natale, bisogna essere tutti più buoni. E quest'anno il nostro egoismo verrà messo a dura prova. Tagli, pochi soldi e quanti di noi si intristiscono perché non possono scambiarsi i regali di un tempo. Ero  bambina e non ricordo perché, non ricordo per quanto tempo durò, ma mia mamma mi portò a conoscere una famiglia di persone molto povere. Era il periodo dei "fioretti". Tenevo un quadernetto minuscolo dove disegnavo delle margheritine e scrivevo: "Oggi ho rinunciato a… " Perché avevo visto una famiglia che aveva avuto meno fortuna di me. Se me lo ricordo ancora, evidentemente questa storia deve aver lasciato un segno nel mio cuore. Anni dopo iniziai a fare volontariato, semplicemente per regalare un sorriso a chi si sentiva solo. Volevo regalare un briciolo di speranza, fare sentire importanti le persone talmente anziane da non ricordare nemmeno quando erano nate. Stanche, occhi tristi, rughe come solchi sui loro volti. Poi è arrivato il mio bambino. Aveva bisogno di speranza, di luce, di fiducia. E non ho più smesso di sorridere. Vi chiedo solo questo, in nome di chi porta sulle spalle un peso, una sofferenza senza fine: regalate il vostro sorriso. Regalate il vostro amore. L'amore non conosce limiti. Potreste assistere ad un miracolo. Quale? La vostra pace.

Giovanna Spantigati