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Do you think I'm gonna help anybody? No! Oh, no, no, no, no, no! I don't expect to be able to be of help to anyone. And I don't expect to do damage to anyone. If you are damaged, you did it; and if you are helped, you did it. You really did! We'll come to that later when I'll challenge your beliefs. You think people help you? They don't. You think people support you? They don't. I have an interesting example of a woman in a therapy group. She was a sister, she was a religious and she said to me, "You know, I don't feel supported by my superiors." Listen to this one now. And I said, "What do you mean by that?" And she said, "Well, look at my superior, the provincial superior, she never shows up at this novitiate where I am. She never shows up, never says a word of appreciation." So I said to her, "All right, let's do this. I know your provincial superior. Let's do a little role playing. I know exactly what she thinks about you. How would that be?" And she said: "Fine." All right, So I said: "You know, Mary," acting the part of the provincial superior now, I said: "You know, Mary, the reason why I don't come to that place you're in is that's the one place in the province that's trouble-
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Pensate che aiuterò qualcuno? No! Oh, no, no, no, no, no! Non aspettatevi che sia d'aiuto a qualcuno. E nemmeno mi aspetto di danneggiare le persone. Se ne uscirete danneggiati, sarà responsabilità vostra; se ne uscirete aiutati, sarà responsabilità vostra. Davvero! Ne parleremo più avanti quando metterò in discussione ciò in cui credete. Credete forse che la gente vi aiuti? Non è così. Credete che la gente vi sostenga? Non è così. Ho un esempio interessante di una donna in una terapia di gruppo che stavo guidando. Era una suora. Era una religiosa e mi disse: "Non mi sento sostenuta dalla mia direttrice." Sentite questa. E io le chiesi: "Cosa intendi dire?" E lei rispose: "Beh, la mia direttrice, non si fa mai viva all'istituto di cui sono responsabile. Non viene mai. Non mi dice mai parole di apprezzamento." E io le dissi: "Va bene, facciamo una cosa. Io conosco la tua direttrice. Facciamo un gioco di ruolo. Io so esattamente quello che pensa di te. Che ne dici?" E lei disse: "Va Bene." Perfetto. Così le dissi: "Sai, Mary" (facendo finta di essere la sua direttrice) "Sai, Mary, la ragione per cui non vengo mai da te è il fatto che il tuo è l'unico istituto di tutta la provincia che funzioni a dovere. Non ci sono problemi. So che ne sei responsabile tu, e dunque va tutto bene. Allora, adesso come ti senti?" E Mary disse: "Mi sento benissimo." E io: "Bene: adesso ti spiacerebbe uscire dalla stanza per un paio di minuti? Fa parte dell'esercizio." La donna uscì. Mentre era fuori, dissi agli altri componenti del gruppo: "Io sono ancora la direttrice, O.K.? Quella Mary è la peggiore direttrice di istituto con cui mi sia mai trovata ad avere a che fare nella storia della provincia. Infatti non vado al suo istituto perchè non sopporto di vedere quel che combina. É davvero terribile. E se le dico la verità, farà solo soffrire quelle alunne ancor di più. Nel giro di un anno o due, la sostituiremo: stiamo preparando una persona. Così, nel frattempo, ho pensato di dirle quelle cose carine per tenerla buona. Cosa ne pensate?." Tutti risposero: "Beh, è l'unica cosa che puoi fare." "Va bene. Rientra pure, Mary!" così Mary rientra. "Come ti senti?" e lei dice: "Mi sento benissimo." "Ti senti sostenuta dalla tua direttrice?" "Si, mi sento sostenuta." Domanda: chi sostiene Mary? (Dio, ha detto! Ah ah povero Dio, perché l'hai trascinato qui, adesso? Ah ah ah va bene, va bene, è giusto, tutto bene. Allora, povera Mary! Ecco qua. Lei pensava di essere apprezzata. Pensate di essere innamorati di qualcuno? Ebbene, devo darvi una notizia. Non si è mai innamorati di qualcuno. Siete soltanto innamorati della vostra idea preconcetta e delle speranze riposte su quella persona. Volete un minuto per pensarci? Non siete mai innamorati di qualcuno, siete innamorati della vostra idea preconcetta riguardo a quella persona. Delle speranze riposte su quella persona. Siete veramente innamorati di quella persona? Bene, e com'è che ci si disamora? É la vostra idea che è cambiata, giusto? "Come hai potuto deludermi, dopo che io avevo riposto tanta fiducia in te?" Davvero avevi riposto tanta fiducia in me? No, non l'avete mai fatto. Piantatela! Questa convinzione deriva semplicemente dal lavaggio del cervello che la vostra società e la mia esercitano su di noi. Non si ripone mai fiducia della gente. L'unica cosa di cui ci si fida è del proprio giudizio riguardo a quella data persona. E dunque, di cosa vi lamentate? Il fatto è che a nessuno piace dire: "Il mio giudizio era sbagliato." L'ammetterlo non è certo particolarmente lusinghiero, non è vero? Così preferite dire: "Come hai potuto deludermi?." E dunque rieccoci al punto: le persone non vogliono veramente crescere, non vogliono veramente cambiare, non vogliono veramente essere felici. Come mi ha così saggiamente detto una persona una volta: "Non cercare di renderli felici: avrai solo dei problemi." Come quell'uomo che entra in un bar, si siede e vede che di fianco a lui c'è un tizio con una banana nell'orecchio -