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Is psychology more practical? Nothing is so practical as this. What can the poor psychologist do? He can only relieve the pressure. I'm a psychologist myself, and I practice psychotherapy, but you know I have this great conflict within me when I have to choose sometimes between psychology and spirituality. I wonder if that makes sense to anybody here. It didn't for many years. All right, I'll explain that. I'll explain that. You know it didn't make sense to me for many years until I suddenly discovered that people have to suffer enough emotionally before they are ready to wake up and what I was doing as a psychotherapist was easing the suffering. People have to suffer enough in a relationship that they get disillusioned with all relationships. Isn't that a terrible thing to say? They've got to suffer enough in a relationship before they wake up and say, "I'm sick of it! There must be another way of living than depending on another human being." And what was I doing as a psychotherapist? They were coming to me with their relationship problems, with their communication problems, etc., and sometimes that was of help. And sometimes, I'm sorry to say, it wasn't, because it kept that sleep. Maybe they should suffer a little more. Maybe they ought to touch rock bottom before they say, "I'm sick of it all." It's only when you're sick of your sickness that you'll get out of it. Most people, well, they go to a psychiatrist or a psychologist to get relief. To get relief. Now this story of little Johnny who was mentally, they said he was mentally retarded, the poor kid. But he evidently wasn't, as you'll learn from this story I'm going to tell you because he goes to modeling class in his school for special children and he gets plasticine and he's modeling it. He takes his little lump of plasticine and goes to a corner of the room and he's playing with it. So the teacher goes up to him and says, "Hi, Johnny." And Johnny says, "Hi." And she says, "What's that you've got in your hand?" he says, "This is a lump of cow dung." She says, "What are you making out of it?" He says, "I'm making a teacher." So teacher thought, "Little Johnny has regressed." She saw the principal, passing by the corridor and she said, "Johnny has regressed." So the principal goes up to him and says, "Hi, son." And Johnny says, "Hi." And the principal says, "What do you, have in your hand?" And he says, "A lump of cow dung." "So what are you making out of it?" And he says, "A principal." Well, the principal said this is a case for the school psychologist. "Send for the psychologist!" The psychologist was a clever guy. He goes up and he says, "Hi." And Johnny says, "Hi." He says, "I know what you've got in your hand." "What?" "A lump of cow dung." He says, "Right." "And I know what you're making out of it." "What?" "You're making a psychologist." "No. Not enough cow dung!" There are times when psychotherapy is a tremendous help, because you know when you've come to that point where you are about to get insane, raving mad, you're about to become either a psychotic or a mystic. Because that's what the mystic is, you know one sign that you've woken up? You are asking yourself, "Am I crazy, or are all of them?" It really is. Because they're crazy. The whole world is crazy. They're living on crazy ideas about love, about relationships, about happiness, about joy, about everything. They're crazy! To the point, that I've come to believe, that if everybody is saying something, you can be sure it's wrong! Sure! Every new idea, every great idea, when it first began was in a minority of one. That guy called Jesus Christ-
IT -
La psicologia è più pratica? Non c'è niente di più pratico. Cosa può fare un povero psicologo? Può solo allentare la tensione. Io stesso sono psicologo, e pratico la psicoterapia, ma sapete, a volte, quando devo scegliere tra psicologia e spiritualità sorge in me stesso un grande conflitto. Mi chiedo se per qualcuno di voi ha senso quello che intendo. Per me non l'ha avuto per molti anni. Va bene, lo spiego. Lo spiego. Sapete, per me non ha avuto senso per molti anni finchè un giorno, all'improvviso, ho scoperto che la gente deve soffrire emotivamente per essere pronta a svegliarsi e quello che facevo come psicoterapeuta era facilitare la sofferenza. Le persone devono soffrire abbastanza in una relazione per poter essere disilluse nei confronti di tutte le relazioni. Non è forse una cosa terribile da dire? Devono soffrire abbastanza in una relazione prima di svegliarsi e dire: " Sono stufo! Ci dev'essere un altro modo di vivere che non comporti dipendenza da un altro essere umano". E cosa facevo io, come psicoterapeuta? Venivano da me per sottopormi i propri problemi relazionati, comunicativi, e così via, e talvolta quel che facevo era di qualche aiuto. E qualche volta, mi dispiace dirlo, non lo era, perché lasciava che le persone continuassero a dormire. Forse quelle persone avrebbero dovuto soffrire un po' di più. Forse avrebbero dovuto toccare il fondo e dire: "Sono stufo di tutto". É solo quando si è stufi di essere stufi che se ne esce. La maggior parte della gente va dallo psichiatra o dallo psicologo per ottenere un sollievo. Per il sollievo. C'è questa storia che parla del piccolo Johnny, che era ritardato, si diceva fosse ritardato mentale. Poverino. Evidentemente però non lo era, come risulterà dalla storia che adesso vi racconto perché lui va alla lezione di attività manuali nella sua scuola per bambini speciali, riceve della plastilina e si mette a modellarla. Prende un pezzetto di plastilina e se ne va in un angolo della stanza e si mette a giocare con essa. Allora l'insegnante gli si avvicina e gli dice: "Ciao, Johnny". E Johnny: "Ciao". L'insegnante chiede: "Cos'è che hai in mano?" E lui risponde: "É un pezzo di sterco di mucca." E l'insegnante: "E cosa stai modellando?" Lui risponde: "Sto facendo un'insegnante." Quindi l'insegnante pensa: "Il piccolo Johnny è regredito." Vede il preside che sta passando nel corridoio e gli dice: "Johnny è regredito." Così il preside si avvicina a Johnny e gli dice: "Ciao, figliolo." E Johnny: "Ciao." Il preside chiede: "Cos'hai in mano?" E lui: "Un pezzo di sterco di mucca." "E cosa stai modellando?" E lui: "Un preside." Bene, dice il preside, questo è un caso per lo psicologo della scuola. "Mandate a chiamare lo psicologo!" Lo psicologo è un tipo in gamba. Si avvicina e dice: "Ciao." E Johnny risponde: "Ciao." Lo psicologo dice: "Io lo so cos'hai in mano." "Cosa?" "Un pezzo di sterco di mucca." Johnny dice: "Giusto." "E so anche cosa stai modellando." "Cosa?" "Uno psicologo." "No. Non ho abbastanza sterco di mucca!" Ci sono casi in cui la psicoterapia costituisce un aiuto insostituibile, perché quando ci si trova sull'orlo della follia, della pazzia più completa, si è sul punto di diventare o psicotici o mistici. Il mistico è proprio questo. Sapete qual è il segnale del risveglio? É il momento in cui ci si chiede: "Sono io il pazzo, o lo sono tutti gli altri?" Davvero, è così. Perché noi siamo pazzi. Il mondo intero è pazzo. Viviamo basandoci su idee folli riguardo all'amore, ai rapporti con gli altri, alla felicità, alla gioia, a tutto quanto. Sono pazzi! Al punto tale che sono giunto a credere che, se qualcuno dice qualcosa potete stare sicuri che è sbagliata! Sicuro! Ogni nuova idea, ogni grande idea, al suo inizio, era partita da una minoranza costituita da una persona. Quell'uomo di nome Gesù Cristo -