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L’amore di una madre per un figlio disabile è un amore che non dà nulla per scontato. E’ un amore che ogni giorno rinasce, più forte di prima, perché ogni giorno è una lotta in più, una sofferenza in più, una vittoria in più. Perché spesso ricade nel baratro, ma trova nuova energia e risorge nuovamente. Perché l’istinto di sopravvivenza vince sulla paura, perché l’amore dà la forza al proprio figlio di superare gli ostacoli di una vita quasi impossibile.
E’ il miracolo che ogni giorno si compie. Se ti capita di osservare il viso di una madre di questo genere, ti accorgerai che è sicuramente diverso. Ma non come penseresti. Le sue rughe sono obiettivi raggiunti, i suoi capelli sono bianchi perché sopravvissuti agli spaventi. La madre di un figlio disabile diventa sempre più bella ogni giorno che passa. A volte queste madri hanno il sostegno del padre, a volte sono sole. Ma in fondo non cambia nulla.
La forza a loro non può mancare. L’amore e la responsabilità non sono maggiori o minori. Non dormono di più se hanno qualcuno al loro fianco. Nessun padre sarà mai in grado di comprendere il loro coinvolgimento emotivo. La vita di questa madre è uno stato di veglia costante. Non esaurirà mai la forza e le energie. La molla dell’attenzione la mantiene in vita. Si nutre di amore e di speranza. Ma i fratelli? Il fratello o la sorella di un bambino disabile come viene visto dall’esterno? Come vive la sua situazione?
Nascere e crescere vicino ad un fratello disabile dal di fuori viene vista come una triste situazione di svantaggio, una sfortuna, una minusvalenza. E inoltre se hai un fratello disabile percepisci anche il dolore dei genitori, del fratello stesso, e tutta l’ansia che circonda la loro vita e che si estende anche a te. E se sei nato così non sai come possa essere una vita diversa. Non lo saprai mai. E spesso vieni messo in secondo piano, o così almeno pensi tu, e così sicuramente si pensa all’esterno. Adesso io vi spiego invece cosa succede. Colui (nel mio caso colei) che cresce con accanto un fratello disabile ha la fortuna che altri bambini non hanno. Impara ad apprezzare la vita per quella che realmente è, senza fronzoli inutili. Capisce che la meraviglia sta proprio nella diversità, avrà sempre presente che l’amore va oltre a tutto, che l’amore può tutto. Non si perderà in effimeri valori e saprà sempre camminare a testa alta. Quando piange sa asciugarsi le lacrime in fretta e quando ride sa ridere con gli occhi e con il cuore.
Ha abbracciato sin da subito la vita e la morte e questo la rende più forte, più pronta ad affrontare una vita che non è quella degli stereotipi pubblicitari di una società consumistica dove ciò che si rompe si butta e che inneggia ad una perfezione plastica. Ma c’è un’altra cosa, non meno importante, anzi, la più importante. Ha una madre che, anche per lei, non darà mai niente per scontato. Una madre che le insegnerà a guardare il cielo, le stelle, la bellezza di una giornata limpida e l’arcobaleno. Una madre che non si dimenticherà mai di dirle quotidianamente “ti voglio bene”, perché sa quanto sia importante. Una madre che sarà ancora più felice rispetto alle altre madri nel vederla indipendente, felice di lasciarla andare. Perché lei può spiegare le sue ali. Una madre che in questo la appoggerà sempre. Ma, forse, riceverà qualche carezza in più rispetto a chi, per fortuna o purtroppo, non sa che non può mai dare la vita per scontata.
Giovanna Spantigati